Personaggi del tempo che fù

ho appena scoperto il vostro bel sito! avete avuto un'idea fantastica!

vorrei proporre che ognuno racconti di personaggi o fatti accaduti ad airali nella storia recente, diciamo a partire dal 900.

sarebbe molto interessante, non trovate!

ciao a tutti

A me sembra una buona idea...perchè non inizi proprio tu? Così ci dai un buon esempio...

Si potrebbero raccontare di episodi o persone che hanno vissuto ad Airali e che, magari anche solo per un episodio, hanno fatto qualcosa, magari durante la guerra o in occasione di altri periodi particolari.

Per ognuna delle cascine 'storiche' di Airali (voglio dire le cascine che sono state costruite fino agli anni sessanta-settanta) ci sono storie delle famiglie che le hanno abitate, magari da molte generazioni.

Ad esempio un fatto storico riguarda un 'ragazzo' di Airali che nel 1911 venne spedito in Libia durante la campagna di colonizzazione e che nel corso di un'incursione dei beduini arabi si mise davanti al proprio ufficiale per ripararlo dai colpi sparati. Venne ucciso proprio così, per salvare la vita di un uomo cui probabilmente era affezionato, di cui sapeva che aveva moglie e figli, anche se senz'altro proveniva da un ambiente sociale e culturale completamente diverso dal proprio (era ufficiale, e nel 1911 voleva dire molto).
Per il suo eroismo lo stato gli ha conferito la medaglia d'oro ed è stata messa una lapide sulla facciata della casa in cui era nato. la lapide è ancora ben visibile: la si vede sulla casetta che si incontra a destra provenendo dal ristorante la vigna, una delle ultime prima del campo da bocce sotto la chiesa. Attualmente credo vi abiti qualcuno che fa il taxista perchè vedo spesso parcheggiato lì fuori un taxi.

Il suo nome è ricordato anche nel cippo dedicato ai caduti di Airali che si trova davanti all'entrata del cimitero: si chiamava Paolo Viarizzo, primo figlio maschio di una nidiata di 11 (una bambina era morta a due anni per un attacco di 'rusori che ar medic avia nen cunusu') e quando passo davanti alla casa con la lapide spesso mi chiedo cosa deve essere stato per un ragazzo di vent'anni di airali (e dico airali del 1911!) che probabilmente aveva un'esperienza limitatissima del mondo e della gente, partire, unico del suo paesino, andare a Torino, poi imbarcarsi per mare e alla fine arrivare in una terra così esotica e lontana come la Libia... e comunque, in questo sconvolgimento di vita, mantenere vivi i valori nei quali era stato educato, tra cui senz'altro la generosità e la capacità di sacrificarsi per gli altri.

Dopo la fine della guerra, l'ufficiale che era stato salvato venne ad Airali a trovare la famiglia e ringraziare per quello che il loro figlio aveva fatto, ma lo stato italiano ... non assegnò nemmeno una pensione, probabilmente perchè il ragazzo non era ancora sposato e non aveva ancora una famiglia propria da mantenere.

La famiglia Viarizzo si era nel frattempo spostata da questa casetta a Tetti Quaglino, dove credo vivano ancora dei discendenti.

Ecco, pensavo a storie così, che parlino di cose o persone di Airali che abbiano fatto qualcosa di particolare. Ditemi per favore cosa ne pensate e, soprattutto, se sia qualcosa che può interessare.

Secondo me sarebbe interessante......... Io personalmente non sono AIRALESE, quindi di aneddoti ne conosco nessuno.... Però mi ricordo che Paolo (il nostro Director) un pò di tempo fa mi raccontava di come si svolgevano i funerali ad Airali..... Lo so che ci sono discorsi più allegri, però potrebbe essere uno spunto per partire.

aneddopti ce ne sono sin che volete , basta che gli airalesi abbiano capacità e voglia di ricordare, e non facciano i soliti piemontesi che custodiscono i loro saperi come gemme inscrigni profondi

a proposito di funerali se si nota la strad< di Airali ha alcuni piloni che sono quasi equidistanti dalla chiesa ,erano i posti dove durante i funerali ci si fermava e ci si riposava per quelli che portavano la bara: se si arrivava dalla strada nuova ci si fermava alla madonna dei Colonna, al pilone di S Giuseppe nel Brik, e alla Madonna nelle casa di Maria ad Batista, invece , se si arrivava dall' altra parte c'era quello dei Piovano o la croce di tetti Bori, quello dei Ceppie e la croce del camposanto nuovo; in quanto sino agli anni 50, circa il camposanto era a lato dellla chiesa (prima ancora furono , la piazza o sagrato ed il cosiddetto parogiochi davanti al dopolavoro) per ognuno di questi punti ci sono strorie e racconti.
ma a proposito di piloni votivi e non ; quello che a me è sempre stato simpatico è quello di tetti Cochis , che si racconta sia stato fatto sopra un punto dove era caduta nella prinma guerra una bomba , ma era rimasta inesplosa,(non so se la storia sia vera,ma a me è sempre pieciuta un sacco)

hem hem...parliamone un momento...!! cosa cosa cosa???? questa non la sapevo, io spero che nessuno vada mai a toccare quel pilone, tanto bello ma...

E' stata una bella idea di raccontare fatti e personaggi di questo paese che si sta facendo colonizzare sempre più da gente di fuori(brava gente eh) che però fa perdere piano piano le memorie di luoghi e persone!

Laura C. ha scritto:E' stata una bella idea di raccontare fatti e personaggi di questo paese che si sta facendo colonizzare sempre più da gente di fuori(brava gente eh) che però fa perdere piano piano le memorie di luoghi e persone!

Mah... a parere mio la gente che "viene da fuori" non fa perdere le memorie... al massimo porta altre memorie!!! La gente che "viene da fuori" non cancella le memorie, siamo noi che non le coltiviamo!!!
E' logico che i luoghi cambiano, ma questo succedeva già 200 anni fa quando un contadino costruiva la cascina vicino alla stalla.

io pensavo lo sapessi..
le mie zie mi hanno sempre raccontato sta storia che durante la 2° guerra un pilota inglese che doveva bombardare Torino decise di caricare il suo carico di morte un poco fuori dalla città. ed ha scaricato una serie di bombe,senza fare partire l' innesco (penso) giù della vallata da bardassano sino verso andezzeno..tanto che una cadde lì al "teit Cochis" e si fece il voto che se non esplodeva e ruscivano a disinnescarla avrebbero fatto un pilone..e così fu.. un'altra cadde a "Piantapor" (se non erro) sfondò il tetto di una casa e cadde sulla culla di un neonato attorno a cui era riunita la famiglia , una famiglia numerosa, uccise il neonato ma non esplose e la famiglia si salvò..